Pitturare le pareti di bianco, il “non colore” per eccellenza, è spesso la scelta più ovvia. Nel momento in cui si tinteggia di bianco difficilmente ci si spaventa del risultato che potrebbe avere, essendo una base neutra e che quindi nella nostra mente “sta bene con tutto e non stanca…”.
Ma se oltre alle pareti, provassimo ad arredare tutto l’ambiente di bianco? Nei magazine dedicati alla casa le ispirazioni total white si vedono da un bel po’, grazie anche al sempre più apprezzato stile scandinavo che privilegia il bianco e le tinte molto chiare.
Vi siete mai chiesti se uno spazio completamente bianco possa risultare un po’ freddo o poco accogliente? Qui di seguito vi daremo qualche spunto decorativo, con alcuni esempi in cui le pareti bianche sono una scelta azzeccata, ma vedremo anche che spesso sono affiancate da altre valutazioni di arredo e décor altrettanto importanti.
La prima cosa da comprendere è che il bianco può avere diverse tonalità. Chi ha avuto modo di incappare in una cartella colori di pitture per le pareti sa già di cosa parliamo.
Per curiosità guardate la mazzetta colori virtuale della Sikkens: scoprirete che ci sono 160 sfumature di bianco disponibili!
Ma non preoccupatevi, è probabile che solo architetti e arredatori sappiano cogliere le differenze (e perciò indirizzare i clienti).
Dunque con il termine “bianco” si intende una vasta gamma di gradazioni, che vanno dalle tonalità più calde tendenti al crema a quelle più fredde del bianco avorio. Visti accostati l’uno all’altro nella mazzetta vi potranno sembrare colori molto simili tra loro, ma di sicuro una volta stesi su tutta la parete noterete la differenza. Ecco perché si fanno sempre delle prove di pittura sulle pareti, da osservare una volta asciutta e in luce diurna.
Le tonalità più fredde di bianco, quelle appunto di avorio e ghiaccio, sono preferibili per ambienti come il bagno, mentre per la zona living e la camera solitamente la scelta si rivolge verso quelle più calde, ottenute magari “sporcando” la pittura con una punta di colore caldo come il beige, la vaniglia o l’ocra.
Il bianco é anche il colore che più in assoluto viene alterato in base alla luce, essendo un colore neutro. Per questo è importante capire, in base all’orientamento della propria casa, quali stanze sono più o meno adatte ad essere dipinte completamente di bianco.
Le stanze esposte a sud, infatti, sono quelle maggiormente illuminate dalla luce solare diretta, una luce calda contenente tonalità di giallo e rosso. La stessa cosa non vale per le stanze a nord, che non beneficiano di luce diretta solare ma di una luce indiretta più fredda. In questo caso, un bianco puro potrebbe risultare sgradevole perché troppo freddo e va di sicuro preferita una tinta sporcata con delle gradazione più calde di giallo e rosso.
Per un effetto total white assoluto ricordatevi che anche il pavimento vuole la sua parte: se il legno sbiancato non vi convince, soprattutto in ambienti come la cucina, un’alternativa potrebbe essere il marmo chiaro (o una resina che ne simula l’effetto). Tenete presente però che il marmo richiede una manutenzione adeguata (così come il legno) per preservarne la lucidità, tant’è vero che sarebbe buona norma lucidarlo due/tre volte all’anno con la cera.
La raccomandazione è comunque sempre la stessa: in un “contenitore” totalmente bianco, giocare con gli arredi e con diversi materiali per scaldare l’ambiente e renderlo più piacevole ed accogliente.
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